1 set 2020
Non è errato definire Parma una città “antica”. Furono i romani, attorno al 183 a.C. a fondare una prima colonia nella zona corrispondente all’attuale località dell’Emilia Romagna. Ben presto quel piccolo accampamento riuscì a trasformarsi in un florido centro commerciale.Ad ogni modo, le vere origini di Parma riconducono agli etruschi. Il nome “Parma” sembrerebbe derivare dall’omonimo scudo rotondo utilizzato in epoca repubblicana. Nella storia della città particolarmente importanti furono i primi decenni del XVI secolo.Nel 1545, infatti, Papa Paolo III (nato Alessandro Farnese) fondò la dinastia consegnando la località nelle mani di Pier Luigi Farnese; il governo istituito da quest’ultimo continuò ininterrotto per quasi due secoli.In quel periodo Parma vide sorgere diversi edifici di grande pregio destinati a ospitare l’aristocrazia locale, compresi due simboli ancora oggi particolarmente ammirati: Palazzo Ducale e Palazzo Pilotta.
La storia del Parmigiano Reggiano ha inizio nel Medioevo, epoca che ha visto la nascita delle prime strutture (conosciute come “caselli”) destinate alla lavorazione del latte, sorte in prossimità di Monasteri e castelli. La zona, d’altro canto, offriva un gran numero di pascoli e abbondanti corsi d’acqua.Oggi come allora la produzione ha per protagonisti i medesimi ingredienti, e viene effettuata con la consueta “devozione”. Il Parmigiano Reggiano interessa un’area ben circoscritta che include, oltre a quella di Parma, le province di Bologna, Mantova, Modena e Reggio Emilia.E l’unicità del prodotto è proprio frutto dell’intenso legame con il territorio d’origine.A fare la differenza sono anche gli ingredienti: ti sarà stato sufficiente provare una volta questa eccellenza italiana per poterne apprezzare sapore e profumi.Il latte proviene da bovini alimentati esclusivamente a fieno ed erba, escludendo quindi alimenti fermentati e foraggi insilati.Per preparare il Parmigiano si attinge da due raccolte di latte, una serale e l’altra della mattina seguente. L’alimento, ricco di proteine, vitamine e sali minerali (calcio e fosforo in primis), ha un ridotto contenuto di acqua: il 30%. Contiene aminoacidi essenziali di facile assimilazione ed è naturalmente privo di lattosio. Messo a confronto con molti altri formaggi, stupisce il contenuto estremamente ridotto di colesterolo: 85 mg per etto.Grazie a myTour potrai visitare un tradizionale caseificio di Parmigiano Reggiano e degustare le tre diverse stagionature di questo formaggio.
Al pari del Parmigiano Reggiano, il prosciutto di Parma ha conservato intatta nel tempo l’artigianalità della produzione.Probabilmente ti sorprenderà sapere che le radici di questo prosciutto risalgono all’epoca romana.Parma, al centro della Gallia Cisalpina, era nota per gli allevamenti di porci, la cui carne veniva impiegata per ottenere prosciutti salati. Decisivo, nella storia di questo alimento, fu l’intervento di Guglielmo Du Tillot, Primo Ministro del Ducato di Parma.Du Tillot intendeva valorizzare l’industria di salumi locale, e tale desiderio lo portò all’istituzione di due macelli destinati ai suini.Risale al 1996, invece, il riconoscimento DOP (Denominazione di Origine Protetta) al prosciutto di Parma. È un rigido disciplinare produttivo ad assicurarne la ben nota qualità. L’unico conservante ammesso nella produzione (pur limitato se confrontato con il sale presente in altri salumi) è il sale.Per essere definito “Prosciutto di Parma”, la lavorazione del salume deve avvenire in un’area della provincia di Parma posta a sud della Via Emilia, al di sotto dei 900 metri di altitudine.
A delimitarla sono due torrenti: a ovest lo Stirone, a est il Lanza. La scelta non è casuale, in quanto questa zona è in grado di garantire le condizioni ideali per la stagionatura naturale. Ed è proprio quest’ultima a conferire al prosciutto una dolcezza ineguagliabile.Tour gastronomici a ParmaSe sei appassionato del buon cibo, grazie a myTour in Italy potrai gustare alcuni dei prodotti più rinomati dell’enogastronomia italiana.Nel parmense sono disponibili diversi tour. Uno è dedicato al famoso prosciutto di Parma, e ti consentirà di scoprire i segreti dietro alla sua produzione. Al cibo preferisci il vino? Sarà il tour dei vigneti del Lambrusco a condurti nella regione vinicola di Parma. Se un tour della durata di un’intera giornata ti permetterà di degustare i prodotti tipici dell’Emilia Romagna, come resistere a un tour gastronomico in una fabbrica di Culatello?