Cosa fare a Matera?

Cosa fare a Matera?

25 nov 2020

I sassi di Matera

La città di Matera è spesso identificata con i suoi “Sassi”. Con questo nome si identificano i due quartieri principali di una delle località più rinomate della Basilicata: la “Civita” e il “Piano“. Attorno al primo quartiere, in particolare, si sono sviluppati Sasso Caveoso e Sasso Barisano. Quest’ultimo deve il proprio nome a quello assunto in epoca medioevale dalla città di Montescaglioso, ossia “Mons Caveous“. Visitando Sasso Caveoso a sorprenderti saranno le abitazioni scavate nel tufo, e realizzate letteralmente l’una sopra l’altra. Sasso Barisano è denominato in questo modo in ragione della posizione in cui si viene a trovare, ossia rivolto alla città di Bari.  Inseriti nella lista dei Patrimoni mondiali dell’UNESCO nel 1993, e ritenuti un “paesaggio culturale”, i Sassi rappresentano il primo sito del Sud Italia ad aver ottenuto tale riconoscimento.

Affidandoti a myTour potrai prendere parte a un tour privato che ti farà scoprire i segreti dei Sassi di Matera

La Cattedrale barocca

La Cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant’Eustachio di Matera è la Chiesa più importante della città, dedicata alla sua patrona. Per visitarla dovrai semplicemente raggiungere Piazza Duomo.  Realizzata tra il 1230 e il 1270, la Cattedrale è oggetto di un’antica leggenda che vede come protagonista un carrettiere. Un giorno si trovò a dare un passaggio a una donna che, solo successivamente, si scoprì essere la Madonna. In merito all’assegnazione dell’epiteto “della Bruna” esistono diverse scuole di pensiero. Alcuni studiosi lo fanno risalire all’antico termine impiegato per definire una corazza, indicando la Madonna come “protettrice” della città. Altri ritengono che il termine derivi dal colore della pelle della donna alla quale il carrettiere offrì il passaggio.  L’esterno della Cattedrale, in stile romanico-pugliese e rimasto invariato attraverso i secoli, si caratterizza per la presenza di un magnifico rosone a sedici raggi, per la Porta di Piazza e per la Porta dei Leoni. Ad attenderti all’interno dell’edificio saranno decorazioni di gusto barocco.  Ma molte altre sono le Chiese di Matera a meritare una visita. Scoprile iscrivendoti al “Tour delle Chiese rocciose” organizzato da myTour.

La Cripta del Peccato Originale 

Cosa fare a Matera, appena varcati i suoi confini? Percorrendo l’Appia Antica giungerai a Pietrapenta, trovandoti davanti alla Cripta del Peccato Originale. Nota come una delle più antiche testimonianze dell’arte rupestre del Mezzogiorno, questa grotta trasformata in Chiesa nel IX secolo su iniziativa dei monaci benedettini, è stata affrescata dal celebre “Pittore dei fiori di Matera”.  A riscoprirla, nella seconda metà del XX secolo, fu un gruppo di giovani materani. Assolutamente da non perdere sono gli affreschi dedicati al tema della Creazione e del Peccato Originale, valsi alla cripta il soprannome di “Cappella Sistina”. A rendere ancora più suggestiva la tua visita saranno un percorso audio e sapienti giochi di luce.

Palombaro Lungo

Il termine “Palombaro Lungo” è riservato a una cisterna d’acqua di grandi dimensioni (si parla di circa 5 milioni di litri) che prende vita sotto Piazza Vittorio Veneto. Un vero e proprio labirinto di pietra che si è guadagnato il soprannome di “Cattedrale d’acqua” e che ti condurrà lungo un viaggio emozionante: un itinerario sotterraneo a 17 metri di profondità! Tour enogastronomico delle specialità locali Indissolubilmente legata, per usi e costumi, alla Puglia, la provincia di Matera ha molti punti in comune con lo stesso territorio pugliese in ambito enogastronomico. Ad accomunare le due Regioni, oltre alle tecniche di lavorazione di legumi e ortaggi, sono le preparazioni di diversi piatti, in primis le orecchiette alle cime di rapa o al cavolfiore.  Con la Calabria, invece, è condivisa la passione per l’utilizzo in cucina del peperoncino, definito “diavolicchio“. Tra i formaggi più amati dai materani rientrano il pecorino e il caciocavallo. Fanno parte della tradizione locale i salumi, la pasta fresca, i legumi (sia freschi che secchi), i taralli, le olive nere di Maiatica e l’olio extravergine nelle varietà “Tarantina” e “Gnannara“.  Nei menù non mancano piatti a base di pesce. Si ricordano la scapece (ossia alici fritte e marinate nell’aceto) e il baccalà alla lucana, che vede tra gli ingredienti principali i peperoni.  Celebre a Matera è anche il pane. Grazie a myTour, scegliendo il tour “Il pane di Matera: tradizione antica”, scoprirai come viene realizzato. 

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