A tu per tu con Marinela Marku, Content Creator e CEO di Mark makers

A tu per tu con Marinela Marku, Content Creator e CEO di Mark makers

18 ott 2022

Scopri gli ospiti speciali dell’evento MyTour Content Creator Experience: in questa intervista abbiamo parlato con Marinela Marku, esperta di Social Media Marketing e di Reels, che ci insegnerà come creare video virali, tutto dal sul suo account da 40mila follower. Leggi la sua storia in anteprima. 

Come ti sei avvicinata a questo mondo?

Sono sempre stata una nerd di Social e già a 16 anni mi mettevo ad analizzare analitiche, orari, hashtag! Ho iniziato con il mio profilo personale, che ho tutt’ora e lavoravo sui contenuti Tumblr. Poi ho aperto il mio profilo professionale, che è stato un successo! Ho avuto in un anno di lavoro le prime collaborazioni anche con aziende molto note. E poi ho seguito il mio primo cliente che si occupava d'immobiliare e praticamente in un mese di lavoro siamo riusciti ad arrivare a 40.000 followers e 8 milioni di visualizzazioni organiche. Ho provato a rifarlo con altre collaborazioni e ho sempre avuto risultati soddisfacenti. Da lì ho deciso di proseguire con l'università scegliendo un indirizzo più adatto, ovvero Economia e Marketing Internazionale. Successivamente ho deciso di aprire partita Iva! 

Quanto tempo fa è stato?

Quanti anni? Il primo profilo 2013 o 2014, quando ho aperto Instagram. 

Eh già, il prossimo anno è dieci anni che sono nel settore!

Da quel giorno se dovessi ripercorrere, quali sono stati i momenti di svolta per la tua carriera? 

Sicuramente il primo evento dal vivo davanti a 200 persone, a uno dei congressi a Shop Survivor, un evento di formazione per negozianti. Penso che anche il fatto di essere riuscita a dare lavoro alle prime persone che lavoravano con me mi abbia dato molta fiducia per il futuro. Allora sì che ho capito che stavo facendo qualcosa di tanto grande. 

Pian piano hai maturato la competenza all’interno di un’attività ben specifica, e ora quanti siete? Quanti clienti seguite?

Per ora siamo tutti liberi professionisti, lavoriamo a corsi di formazione e consulenze, più o meno seguiamo venti clienti al mese. Così come per la gestione di profili e comunicazione. Dall’anno prossimo saremo ufficialmente una società. Questo è un altro traguardo incredibile! 

Nel settore del turismo come hai iniziato a muovere i primi passi? 

Io ho lavorato e lavoro tuttora con questa property manager di Roma che gestisce più di 100 case a Roma su Airbnb. Con lei abbiamo fatto proprio un rebranding. Abbiamo dato vita a una strategia di comunicazione sui social, soprattutto, che ci ha permesso di crescere esponenzialmente. Adesso le arrivano richieste di prenotazione ogni giorno su Direct. Loro non avevano bisogno effettivamente di prenotazioni ma volevano rendere riconoscibile il loro brand sui social e fare la differenza sul panorama nazionale. 

Quindi il tuo obiettivo è promuovere il brand e di conseguenza far aumentare le conversioni? 

Il nostro obiettivo principale è di aumentare le conversioni. Però ci sono clienti che non ne hanno tecnicamente bisogno, che cercano solo di comunicare e avvicinarsi agli utenti, con una comunicazione più “diretta”. Sviluppando una comunicazione di questo tipo, poi, arriva da sé che il cliente, vedendo magari le caratteristiche del brand, quando deve scegliere un determinato servizio, quel brand ritorna in testa: per esempio devo andare a Roma e devo prenotare un posto dove dormire, penso a loro. E quindi poi la concorrenza scema. Alla fine non c'è così tanta gente che fa una comunicazione come facciamo noi, quindi? Per questo motivo alla fine la conversione secondo me avviene in automatico. Il brand diventa così forte e così presente che sanno che ti rivolgi a loro. 

Ti è mai capitato di doverti allineare a una comunicazione già in corso?

Le persone che vengono da noi spesso non hanno nessun partner di comunicazione, neanche un’agenzia di comunicazione alle spalle. Non sono per forza aziende piccole, ma sono quelle che non vogliono rivolgersi a un’agenzia classica, o perché vogliono creare una comunicazione più vicina ai loro utenti. Tanti sono rimasti scottati da altre collaborazioni, perché il nostro mondo non è affatto facile!

Se una realtà turistica si avvicinasse a voi, quali sarebbero le prime strategie? 

Soprattutto nel settore del travel consiglio video su video: come fai a vivere una viaggio senza immergerti nella destinazione! Tutta la nostra comunicazione ha come obiettivo quello di fare video che ti permettono di essere molto vicino all'utente e soprattutto di vendere meglio il tuo servizio. Se parliamo di crescita organica sui social in questo momento le foto servono a ben poco. 

Come sposare la comunicazione con i vari target?

Dagli Insights possiamo vedere chi è il pubblico. E da qui poi cerchiamo di analizzare strutturalmente la comunicazione. Ti faccio un esempio banale. Magari in un mese abbiamo pubblicato me sul profilo della cliente. È arrivato un pubblico più giovane che a lei non va bene perché è molto costoso. Il mese dopo abbiamo pubblicato lei che è una signora di 40 anni. Abbiamo osservato come il target si è alzato! 

Ogni influencer ha una propria nicchia. La difficoltà sta nel trovarlo. Voi come agenzia, siete riuscita anche a soddisfare questa esigenza. Come rivolgersi al giusto influencer?

Secondo me la cosa più difficile da trovare è proprio il giusto influencer. Che sia realmente un influencer ad oggi, perché la maggior parte magari ha un pubblico comprato, acquistato, falso o comunque acquisito in modi non reali. Cioè queste persone magari hanno numeri incredibili, ma non per forza hanno un seguito. Magari hanno fatto un contenuto che è andato da Dio, ma poi non sono riuscite a mantenere il ritmo. 

Come creare il match?

Il perfetto match sta nel riuscire a concordare un contenuto che sia efficace per entrambe le parti, perché il problema è che chiaramente da azienda tu pretendi che la comunicazione venga fatta in un determinato modo. Creare una collaborazione con degli obiettivi e delle attività definite, per esempio arrivare almeno a 20.000 persone, o un’attività che leghi non solo storie ma anche reels o qualcosa di permanente per il cliente. 

Un messaggio che vuoi lanciare per l’evento?

La forza dell’evento sta proprio nel suo formato: hai tutto in poco tempo, si riesce a fare un'immersione che dura poco. Però veramente un'immersione dove hai un quadro generico della situazione, soprattutto se sei un’azienda turistica che non ha mai lavorato con i social. É un ottimo punto di partenza. Per questo sì, è come quando prenoti il biglietto. Poi devi fare effettivamente il viaggio!

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