11 lug 2022
La scorsa settimana ho trascorso un fantastico weekend con i miei amici grazie alla Vespa Experience. In realtà, ho partecipato ad un raduno di vespisti (e non erano vespisti qualsiasi). Avevano infatti una profonda passione per la Vespa e, mi raccontavano, di aver già partecipato precedentemente ad un concorso, dove erano risultati oltretutto vincitori! Qualcuno era arrivato dalla Sicilia, mentre altri da Milano, Padova e dall'Umbria. Se seguite la pagina Facebook della Vespa, probabilmente avrete visto il concorso in cui otto coppie, o più precisamente otto vincitori e i loro accompagnatori, hanno avuto la possibilità di guidare una Vespa per un giorno intero nel corso di un weekend.
Come sono finito lì con loro? Ho ricevuto una telefonata in cui mi veniva proposto di condividere questo indimenticabile fine settimana, attraverso le mie foto, i miei tweet e i miei video, in altre parole, di fare ciò che so fare meglio. Per fortuna c'era Giuseppe, che mi ha fatto da guida e ha potuto filmare e fotografare tutto mentre provavo la mia Vespa Primavera. Quasi tutte le foto che vedete nel post sono merito suo!
Siamo arrivati il nella tarda sera del venerdì; gli altri avevano già mangiato, si erano già ritrovati e avevano brindato al nostro benessere nella splendida Villa Curina, nella Valle del Chianti. Ci siamo registrati subito dopo l'arrivo, intorno alle 23.30, abbiamo bevuto qualcosa e abbiamo incontrato i nostri amici "vespisti".
Il sabato mattina alle 7 eravamo tutti svegli (o quasi). Eravamo tutti eccitati all'idea di muoverci e chiaramente abbastanza riconoscibili, date le numerose maglie, i K-way e le borse Vespa. Dopo una doccia veloce e un pasto ancora più veloce, eravamo pronti a prendere i nostri scooter e iniziare a capire come muoverci.
Nessuno conosceva il percorso che ci aspettava - ok, io lo sapevo, ma giuro che non ne ho fatto parola con nessuno - e nessuno sapeva cosa ci avrebbe riservato la giornata. Era prevista pioggia, giusto? Ci saremmo persi? Avremmo riscontrato problemi? Fortunatamente non si è verificato nulla di tutto ciò; anzi, il sole ci ha accompagnato per tutta la giornata fino a dopo cena. La tanto temuta pioggia si è materializzata, ma la giornata era già passata e noi, insieme alle nostre vespe, abbiamo trovato rifugio dalla pioggia.
Erano previste tre tappe; supponiamo che le altre tappe fossero tecniche. Avere sempre a disposizione una squadra di tecnici esperti garantisce che se dovesse succedere qualcosa a una delle Vespe, ci sarebbe sempre qualcuno che potrebbe intervenire. Devo riconoscere che l'organizzazione è stata eccellente. C'erano sempre due vespe alla testa e alla coda della nostra fila che si assicuravano che tutti fossero al passo. Di solito ero io quello che rimaneva più indietro, perché preferisco viaggiare lentamente per poter vedere tutto e godermi il paesaggio.
Dopo circa cinquanta minuti di guida, siamo arrivati al Castello di Brolio, da cui si godeva una splendida vista sull'intera Valle del Chianti e sulla proprietà del Barone Ricasoli. La giornata è iniziata con il lancio di palloncini bianchi con la scritta Vespa. Dopo la visita al castello, una visita guidata alle cantine seguita da un aperitivo prima del pranzo ci ha permesso di vedere come viene prodotto il vino del Barone Ricasoli e di provarlo. Dopo un gratificante bicchiere di vino, ci siamo diretti a Monteriggioni, dove sono quasi stato coinvolto in una festa medievale.
Abbiamo pranzato al Ristorante da Remo di Monteriggioni, che serve solo cucina toscana. Tra la pappardella e il cinghiale e il soufflé di pecorino toscano con tartufo, abbiamo avuto qualche ora per riprenderci dal caldo torrido e conoscerci un po' meglio tra di noi. La guida della Vespa è diventata ancora più piacevole dopo pranzo, perché la strada cominciava a essere più facile da percorrere. Dopo un'altra ora di cammino, abbiamo raggiunto San Giminiano, una bellezza in questa zona, con balle di fieno su un lato della strada e pendii verdeggianti di vigneti sull'altro.
Abbiamo messo da parte le nostre vespe mentre tutti i presenti rimanevano incantati dei colori vivaci dei nostri veicoli da corsa e ci siamo diretti verso Dondoli, una delle migliori gelaterie d'Italia. Dopo lo scatto obbligatorio, sono ritornato in sella ma non prima di aver trovato il cappello che avrei riportato in Giordania con me. Dopo settimane di ricerca, avevo finalmente trovato il cappello perfetto!
Il pomeriggio è passato molto velocemente e, prima che il cielo iniziasse a tingersi di rosa, siamo tornati alla nostra Villa Curina, esausti ma estasiati! Dopo esserci cambiati e preparati, ci siamo riuniti alle 9 per brindare alla giornata meravigliosa. Il tutto si è concluso in bellezza con la deliziosa cena dello chef Giorgio Trovat, accompagnata dalle risate, nonostante la stanchezza generale. Con grande sorpresa di tutti, un acquazzone ci ha sorpresi sulla terrazza dopo la cena, così siamo ritornati frettolosamente nel ristorante. Per non concludere la giornata troppo presto, alcuni di noi sono andati a letto presto (molto presto) mentre altri hanno preferito aspettare e godersi la serata fino alla fine.