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Tour in barca storico e naturalistico nell'area marina protetta per le isole dei Ciclopi.
L'isola Lachea, di non grandi dimensioni, è il maggiore degli affioramenti che compongono l'arcipelago dei Ciclopi, poco al largo di Aci Trezza, in Sicilia.
Fa parte della Riserva naturale integrale Isola Lachea e faraglioni dei Ciclopi, l'area protetta istituita dalla Regione Siciliana nel 1998.
L'isola, come le altre dell'arcipelago, è di origine subvulcanica, formatosi per l'intrusione del magma nelle rocce preesistenti dei fondali.
Nel 1869 fu rinvenuta un'ascia in diorite di epoca preistorica, mentre nel 1919 furono identificate due tombe a grotticella, ricavate nella roccia dalla mano dell'uomo. Di epoca tardo-romana sono invece gli oggetti rinvenuti all'interno di una delle due grandi buche circolari (circa un metro di profondità) presenti sull'isola: pentole, anfore, pesi da telaio, aghi in osso, frammenti di un pettine osseo e una piccola lucerna.
Il museo naturalistico ospita una ricca collezione della fauna e della flora.
Si pensi che la loro origine è associata all’ira del ciclope Polifemo che, accecato da Ulisse, avrebbe scagliato le rocce in mare contro l’eroe greco per evitare che questo fuggisse. Una storia che ha alimentato di certo leggenda sulle Isole dei Ciclopi, raccontata anche nel nono libro dell’Odissea. Fantasia a parte, queste sono opere della natura meravigliose, scolpite per migliaia di anni dal vento e dalla pioggia, che rientano in un’area marina protetta, composta dall’Isola Lachea, dai faraglioni ed altri quattro scogli disposti ad arco. La loro origine – oltre alla leggenda di Polifemo – è riconducibile alla prima delle quattro fasi dell’evoluzione del vulcano Etna, un’intensa attività vulcanica iniziata circa mezzo milione di anni fa.
Il castello di Aci si trova ad Aci Castello in provincia di Catania. La fortificazione di incerta origine, fu il fulcro dello sviluppo del territorio delle Aci nel medioevo. Durante i Vespri siciliani, fu assoggettato alla signoria di Ruggero di Lauria, quindi in epoca aragonese fu di Giovanni di Sicilia e infine degli Alagona venendo più volte assediato. Attualmente è sede di un museo civico.
Il promontorio basaltico dove il castello sorge, è costituito da colate laviche sottomarine (pillow) che hanno un'età radiometrica di circa 500.000 anni dal presente. La rupe basaltica è circondata da una colata lavica di epoca preistorica che nella storiografia del XIX secolo era stata attribuita in maniera errata all'eruzione del 1169.
Storicamente un primo castello fu edificato nel VII secolo (secondo altri nel VI secolo) dai bizantini su una preesistente fortificazione di periodo romano forse del 38 e chiamato Castrum Jacis e volto alla difesa della popolazione dalle scorrerie.
E’ il febbraio del 1749 quando il Principe Don Luigi Riggio successore di Don Stefano fa erigere ad Acitrezza un palazzo maestoso per sua residenza. Il palazzo sorse di fronte al mare, vicino alla spiaggia, imponente, grandioso, con undici finestre in fila nel prospetto e dalla parte del mare, munito di un terrapieno bastionato contro i cannoni delle navi Turche, che infestavano spesso i mari della Sicilia orientale. Sino ai primi anni del 1900, il palazzo del principe, come comunemente veniva chiamato, era ancora visibile nella sfarzosità delle sue sale, con le fini decorazioni delle pareti e dei soffitti.
Un bagno nella storia di eventi leggendari presumibilmente avvenuti tra il XIII e il XII secolo AC
I maestri d’ascia da millenni modellano il legno dando vita a costruzioni che ancora oggi solcano le nostre acque. Una vera e propria arte che compendia le competenze di progettista, ingegnere navale, carpentiere, falegname ma anche artista. Da cinque generazioni ad Acitrezza opera il Cantiere Rodolico, detentore di questa professione antica, nobile e preziosa. Un mestiere quasi scomparso ma denso di storia, folclore e tradizioni da ricordare e preservare. Il Cantiere Navale Rodolico di Acitrezza nasce verso la fine del 1800 grazie a Salvatore Rodolico che, insieme al figlio Sebastiano, comincia a costruire barche a remi e a vela per i committenti di Catania. Una fattura del 1908, intestata all’Università di Catania, documenta la costruzione di una imbarcazione per il trasporto di passeggeri verso l’isola Lachea. L’originario cantiere era situato nella zona denominata “stagnitta”, oggi “Via Rodolico”, per poi stanziarsi stabilmente di fronte l’isola Lachea, all’interno dell’antico Scalo dei Malavoglia. Gli anni ’60 segnano l’inizio della stagione aurea per il cantiere, passato nelle mani del giovane Salvatore il quale, coadiuvato dai figli Sebastiano e Giovanni e da oltre trenta operai, comincia a costruire imponenti pescherecci di legno.
????Da portare con sé:
- Non accessibile in sedie a rotelle. - E' accessibile ai passeggini. - Animali ammessi. - Il meeting point si trova vicino alle fermate dei mezzi pubblici e al parcheggio auto. - Si prega di notare che i neonati devono sedere in braccio ad un adulto. - Non indicato per persone che soffrono di problemi cardiaci o altre malattie gravi. - Si prega di tenere presente che con mare forza 2/3 e vento forza 3/4 il tour può essere annullato. In tal caso è possibile richiedere un rimborso o cambiare la data dell'attività. - E' possibiie richiedere il servizio di pick up con un costo extra di 25 euro in zona catanese, altrimenti si consiglia di raggiungere il punto di ritrovo con l'autobus da Catania - Linea 534.
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