7 apr 2022
Al termine dello scalone che porta al secondo piano della Galleria troverete il corridoio e la sala di Giotto. Perdete qualche minuto per osservare i meravigliosi affreschi del soffitto realizzati con la tecnica in voga all'epoca della costruzione della Galleria: le Grottesche. Affrescate principalmente dal Tempestino e dall'Allori, sono la rappresentazione della mitologia latina. In ogni soffitto si trovano personaggi della mitologia, mostri o animali fantastici come sfingi, arpie, ma anche animali mostruosi. Inoltre in ogni soffitto è raffigurata una storia, attraverso una delle scene principali, come ad esempio Perseo con la testa di Medusa in mano.
Sulle pareti si susseguono anche una serie di ritratti: nei dipinti più grandi troviamo i componenti della famiglia Medici, a partire dal capostipite Giovanni di Bicci, a seguire tutta la famiglia (comprese le due regine di Francia Caterina e Maria de Medici); nei ritratti più piccoli gli uomini illustri e importanti.
Entriamo ora nella sala detta “delle tre Maestà”, per la presenza di queste tre grandi pale destinate a tre chiese fiorentine. La centrale, di mano di Giotto, si distingue dalle altre per il naturalismo di Maria, rappresentata classicamente sul trono, ma qui con un viso e un espressione più realistica rispetto alle due Madonne idealizzate di Duccio da Boninsegna e Cimabue ai lati. Lo stesso panneggio di Maria, illuminato da una luce frontale, permette allo spettatore di intuire il corpo della Vergine. Il trono è sormontato da una struttura che rappresenta una chiesa, costruita attraverso la tecnica della prospettiva intuitiva, che renderà Giotto conosciuto in tutta Italia.